Agnieszka Kurant. Crowd Crystal

Mostra a cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria

Primo Piano, Sale 8 – 9
4 novembre 2021 – 27 febbraio 2022

Mercoledì 3 novembre alle ore 19 presso il Teatro del Castello di Rivoli si terrà l’incontro Ultra Bodies Ultra Species alla presenza dell’artista Agnieszka Kurant, dell’Editore e Direttore di ‘Flash Art’ Gea Politi, del Curatore del Castello di Rivoli Marianna Vecellio e del Curatore Noam Segal.

All’interno della mostra Espressioni che caratterizza le attività del Museo negli anni 2021-2022, il Castello di Rivoli presenta il progetto personale dell’artista concettuale e interdisciplinare Agnieszka Kurant (Lódz, Polonia, 1978), Crowd Crystal.

Il titolo trae ispirazione dal concetto di “crowd crystals” che lo scrittore Elias Canetti introduce nel libro Massa e potere (1960). Nella sua ricerca, Kurant riflette sul potenziale insito in ciascuno di noi capace di influenzare il cambiamento sociale all’interno di una collettività, in particolare all’interno del mondo digitalizzato. L’artista analizza le trasformazioni dell’essere umano e il possibile futuro del lavoro e della creatività nella nostra epoca, mettendo in discussione il concetto di autorialità individuale e riflettendo sulla nozione di traccia, quale attualizzazione di impronta preistorica lasciata dai nostri antenati, che ciascuno lascia ora nel mondo digitale.

Crowd Crystal consiste in installazioni, dipinti e sculture in evoluzione. Le opere indagano l’impatto dei fenomeni di intelligenza collettiva in natura, nella cultura e nelle intelligenze non umane – dai batteri e altri organismi unicellulari fino all’intelligenza artificiale. Le opere inedite in mostra riflettono sulla quantificazione delle espressioni dei sentimenti e delle emozioni e sullo sfruttamento delle energie e del capitale sociale estratto dagli algoritmi predittivi nella nostra epoca contemporanea.

Le opere in Crowd Crystal reagiscono fisicamente ai cambiamenti nella società. I dipinti a cristalli liquidi Conversions (Conversioni, 2019-2021) utilizzano “data mining” per raccogliere gli stati d’animo dei manifestanti di tutto il mondo espresse attraverso i social media che provocano continui cambiamenti nell’aspetto delle opere d’arte, mostrando gli effetti dell’intelligenza collettiva nella società algoritmica e tecnologica contemporanea. In Chemical Garden (2021) l’artista indaga il rapporto tra digitale, biologico e minerale. L’opera consiste in complesse strutture cristalline simili a piante, create attraverso sostanze chimiche inorganiche: sali di metalli – rame, cobalto, manganese, cromo, ferro – che sono gli ingredienti dei moderni computer, la cui estrazione industriale porta alla devastazione di interi ecosistemi. Al contempo i giardini chimici nelle bocche idrotermali sul fondo del mare sono considerate un’origine plausibile della vita sulla terra.

Crowd Crystal presenterà inoltre due sculture della serie Post-Fordite (2019-2020), costituite da quella che viene comunemente chiamata “Fordite” o “agata di Detroit”, una formazione ibrida creata dall’accumulo e dalla fossilizzazione della vernice automobilistica nelle fabbriche abbandonate del mondo.

Il Castello di Rivoli produce infine l’opera inedita Adjacent Possible (Possibile adiacente, 2021), una serie di opere su pietra di Luserna che propongono una riflessione su possibili direzioni in cui la cultura umana avrebbe potuto evolversi o si sta attualmente evolvendo. Nello sviluppo di questo progetto, l’artista ha collaborato con gli scienziati sociali computazionali LeRon Shults and Justin Lane per applicare una rete neurale artificiale a un archivio di migliaia di fotografie che riproducono le varie iterazioni di 32 segni grafici documentati nelle caverne Paleolitiche in Europa e in Asia dalla paleoantropologa Genevieve von Petzinger. Il progetto genera altri potenziali segni e forme di espressione come prodotti della soggettività colletiva. Nel corso dei secoli alcune pitture rupestri sono state colonizzate da batteri e funghi, sostituendo i pigmenti originali. Attraverso la collaborazione con biologi sintetici, l’artista realizza nuovi dipinti utilizzando pigmenti di colore contenenti batteri mutati con geni di coralli e meduse, nonché funghi e licheni come “pigmenti vivi”.

In occasione dell’inaugurazione della mostra Agnieszka Kurant. Crowd Crystal allestita al Museo e del lancio di ‘Flash Art International’ 336 Fall 2021, mercoledì 3 novembre alle ore 19 presso il Teatro del Castello di Rivoli si terrà l’incontro Ultra Bodies Ultra Species alla presenza dell’artista Agnieszka Kurant, dell’Editore e Direttore di ‘Flash Art’ Gea Politi, del Curatore del Castello di Rivoli Marianna Vecellio e del Curatore Noam Segal.

La mostra è realizzata grazie al contributo di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

 

 

Questo Progetto fa parte della mostra Espressioni ed è generosamente supportato dagli Amici Benefattori del Museo Andrea Ruben Levi e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.
Si ringrazia inoltre l’Istituto Polacco di Roma.

Ricerca sviluppata con The Transformations of The Human presso il Berggruen Institute

Questo progetto è stato in parte sostenuto dall’Art + Technology Lab del Los Angeles County Museum of Art

Si ringraziano l’Università di Torino, Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi e Luisa Mensi

 

Biografia

Agnieszka Kurant (Lódz, Polonia, 1978) ha studiato storia dell’arte all’Università di Lódz, fotografia al PWSFTiTv di Lódz e curatela creativa al Goldsmith College di Londra.

La sua ricerca si pone in dialogo con molteplici autori provenienti da diversi ambiti disciplinari, tra cui gli scritti sulla plasticità e gli automatismi di Catherine Malabou e Franco Bifo Berardi, il lavoro di Manuel DeLanda e gli scritti del neuroscienziato Antonio Damasio, autore dell’Errore di Cartesio: Emozione, ragione e cervello umano (1994), che data le origini dei sentimenti dalla nascita dei primi sistemi nervosi, circa 600 milioni di anni fa.

Attualmente l’artista collabora con il MIT DreamLab ed è tra i destinatari del LACMA Art + Technology Grants 2020. Kurant ha ottenuto residenze internazionali in istituzioni quali: Palais de Tokyo, Parigi (2004), ISCP, New York (2005), Paul Klee Center, Berna (2009), Location One, New York (2012), e Iaspis, Stoccolma (2013). Nel 2019 ha ricevuto il premio Frontier Art Prize e nel 2018 è stata tra i destinatari del Pollock-Krasner Award 2018. Attualmente è borsista del Berggruen Institute di Los Angeles. Nel 2018-2019 è stata artista in residenza presso il MIT Center for Art, Science and Technology. Kurant ha rappresentato la Polonia alla 12 Biennale di Venezia Mostra Internazionale di Architettura (in collaborazione con l’architetto Aleksandra Wasilkowska) con il progetto Emergency Exit (2010). Tra le sue mostre personali vi sono: Errorism, Museum Sztuki, Lódz (2021); The End of Signature, Commissioned by MIT List Visual Arts Center, Kendall Square, Cambridge, MA (2021); 019 Public Billboard Program, Design Museum Gent, Gent (2019); The End of Signature, Guggenheim Museum, New York (2015); Exformation, Sculpture Center, New York (2013); Assembly Line, CCA, Tel Aviv (2017). Il suo lavoro è stato esposto anche allo Sculpture Center, New York; Palais de Tokyo, Parigi; Guggenheim, Bilbao; Witte de With, Rotterdam; Moderna Museet, Stoccolma; Whitechapel Art Gallery, Londra; Cleveland Biennial, Cleveland; MUMOK, Vienna; The Kitchen, New York; Bonner Kunstverein, Bonn; Grazer Kunstverein, Graz; Kunsthalle, Meinz; Museum of Modern Art, Varsavia; MOCA, Detroit; CAC, Cincinnati; Mamco, Ginevra; Frieze Projects, Londra; Stroom den Haag, L’Aia; Biennale Performa, New York; Momentum Biennale, Moss, Norvegia e Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle, Varsavia. Una nuova monografia dedicata all’opera di Kurant apparirà per i tipi di Press e MIT Press nell’autunno 2021.

Percorso Espositivo

Sala 8

Agnieszka Kurant – Conversions Maps of Phantom Islands